Paestum e Fattoria Del Casaro Tour

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Il tour comprende pick up nel luogo concordato ( durata 7/8 ore )


                                                                                                                 *(GUIDA CONSIGLIATA)


Il tour avrà inizio negli scavi archeologici di Paestum . Paestum è uno dei più importanti centri archeologici d’Italia, situato nella parte meridionale del golfo di Salerno, detto anticamente Sinus Paestanus. La città fu fondata intorno al 600 a.C. dai Greci di Sibari con il nome di Poseidonia. Alla fine del V sec. a.C., Poseidonia venne sconfitta in guerra dai Lucani, una popolazione di stirpe sannitica che si sostituì ai Greci nel governo della città, e ne cambiò il nome in Paestum. I monumenti di età imperiale danno di Paestum l’immagine di una città di provincia con una limitata attività edilizia, già dall’inizio del II secolo d.C., avviata ad un lento quanto inarrestabile declino .
Alla fine del tour con visita guidata* con esperto in archeologia ci recheremo in un full immersion di degustazione e visita nella suggestiva azienda agricola La fattoria del Casaro dove in tempo reale vedremo la trasformazione del latte in mozzarella ( di Bufala D.O.C ) e formaggi tipici del Cilento. 


Scavi di Paestum

Con l’abbandono di Paestum, dell’antica città rimase solo un vago ricordo. In epoca rinascimentale diversi scrittori e poeti hanno citato Paestum, pur ignorandone l’esatta ubicazione, ponendola ad Agropoli o addirittura a Policastro; si trattava soprattutto di citazioni erudite di VirgilioOvidio e Properzio, che ricordavano la bellezza ed il profumo delle rose pestane che fiorivano due volte in un anno. Nel XVI secolo il sito, però, iniziò a conoscere una nuova fase di vita, con la formazione di un minuscolo centro imperniato sulla chiesa dell'Annunziata. Soltanto agli inizi del Settecento si cominciano a trovare accenni eruditi, in opere descrittive del Regno di Napoli, a tre "teatri" o "anfiteatri" posti a poca distanza dal fiume Sele. A seguito dell’apertura da parte di Carlo di Borbone dell’attuale SS18, che tranciò l'anfiteatro in due parti, si ebbe la definitiva riscoperta della città antica. Vennero così realizzati e pubblicati i primi rilievi dei templi, incisioni e stampe che ritraevano i templi ed i luoghi, disegni e schizzi degli ammirati visitatori che andavano via via aumentando. Celebri sono le splendide tavole delPiranesi (1778), del Paoli (1784), del Saint Non (1786). Lo storico dell'arte Winckelmann richiamò l’attenzione sui monumenti pestani, Goethe rappresentò suggestivamente l’incontro romantico con Paestum, con i suoi solenni e suggestivi ruderi, muti testimoni immersi nella desolazione della piana pestana. A tale diffuso interesse non seguirono però campagne di ricerche e di scavi, a causa del banco di calcare formatosi nel corso dei millenni per precipitazione dalle acque del Salso: coprendo ogni cosa, aveva convinto gli studiosi e gli archeologi che della città antica, oltre ai templi, non si fosse conservato nulla. Fu solamente agli inizi del Novecento che, riconoscendo nel banco una formazione recente, furono intrapresi i primi scavi: tra il 1907 e 1914 indagini interessarono l’area della "Basilica" spingendosi in direzione del Foro; tra il 1925 ed il 1938 si completarono gli scavi del Foro - con l'individuazione del cosiddetto "Tempio della Pace", del comitium, della via di Porta Marina, e dell'anfiteatro - e si intensificarono le ricerche intorno al Tempio di Cerere; venne dunque completato lo scavo delle mura, in parte restaurate con criteri discutibili, e vennero individuate le cosiddette Porta Marina e Porta Giustizia. Il 9 settembre 1943, Paestum fu interessata, insieme alla località definita Laura, dagli sbarchi delle forze alleate, a seguito dell'operazione Avalanche. Dopo la II Guerra Mondiale gli scavi sistematici della città ebbero forte impulso: negli anni Cinquanta si approfondirono le indagini delle aree intorno ai templi, portando al recupero delle stipi votive della "Basilica" e del "Tempio di Nettuno"; il "Tempio di Cerere" venne liberato dalle superfatuazioni più tarde, secondo l'allora imperante concezione dell'archeologia volta a scoprire le fasi classiche a scapito di quelle successive. Nel 1954 si scoprì il sacello sotterraneo. Più recente fu l'individuazione delle insulae ad ovest della Via Sacra, consentendo di comprendere alcuni elementi dell’abitato della città antica, del suo impianto urbanistico e del suo sviluppo edilizio. Tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta, vennero scavate sistematicamente le numerose e ricchissime necropoli di Paestum, permettendo il recupero non solo di opere straordinarie e pressoché uniche, come la Tomba del Tuffatore, ma anche dei ricchi corredi funerari con le splendide ceramiche di produzione locale, opera di artisti rinomati come Assteas, Python ed il cosiddetto Pittore di Afrodite.



Produttori : ( Bufala )




Prodotti :



Provola affumicata :






Piatto degustazione :





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